Scheda / Capitello corinzio dal tempio di Apollo in circo a Roma (fase augustea)

Da DecArch - Decorazione architettonica romana.
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Oggetto Capitello corinzio di colonna.
RomaTApolloSosCapCor04.jpg
Materiale Marmo lunense
Luogo Italia, Lazio, Roma, dal tempio di Apollo in Circo, interno della cella, ordine superiore (nel cortile dell'Assessorato ai beni culturali del comune di Roma, a piazza Campitelli; TM 7080)
Datazione Età primo-augustea (28-23 a.C., circa): vedi bibliografia.
Stato di conservazione Spezzato e ricomposto uno degli spigoli dell'abaco, con tratto della sottostante voluta. Scheggiate e mancanti alcune delle cime delle foglie delle corone e dei calici, parti della decorazione in corrispondenza del margine inferiore, parte della spirale delle volute e l'estremità di uno spigolo dell'abaco. Ampiamente scheggiato il fiore dell'abaco
Misure Altezza totale cm.56; diametro inferiore totale cm.47 (vedi bibliografia).
Descrizione: decorazione
Il kalathos si presenta cilindrico e svasato superiormente, con orlo sottolineato da un sottile listello appena obliquo verso l'interno.

Intorno alla base del kalathos si articolano due corone di foglie d'acanto. Le foglie della prima corona sono divise in sette lobi, separati da zone d'ombra a goccia tondeggianti, ad andamento obliquo e divisi ciascuno in quattro fogliette ogivali appena appuntite e leggermente concave, tranne i lobi inferiori, ridotti a tre fogliette e il lobo superiore che costituisce la cima della foglia, fortemente incurvato in fuori e diviso in cinque fogliette. La concavità dei lobi si raccoglie inferiormente in una solcatura incurvata che accompagna la piatta costolatura centrale, svasata inferiormente. Le nervature laterali hanno il medesimo andamento arcuato e si assottigliano inferiormente.

Le foglie della seconda corona presentano una forma simile; i lobi inferiori presentano visibili solo due fogliette, essendo nascosti dalla cima della foglia della prima corona, e le solcature che raccolgono la concavità dei lobi non arrivano alla base della foglia, ma si perdono a lato della costolatura centrale.

Tra le foglie della seconda corona si trovano in secondo piano i caulicoli, con massicci steli cilindrici, non molto sporgenti dallo sfondo del kalathos e leggermente obliqui verso l'esterno, in parte coperti dalle foglie della seconda corona. Gli steli sono decorati da quattro baccellature appena concave e distinte da sottili solcature e terminano superiormente con un sottile orlo ad anello liscio.

Dai caulicoli nascono i calici, costituiti da due foglie d'acanto di profilo, più piccola quella interna e più allungata quella esterna, con struttura simile a quella delle foglie delle due corone, ma con costolatura centrale non svasata inferiormente. I due lobi inferiori visibili si toccano formando una zona d'ombra a goccia a cui se ne sovrappone un'altra triangolare.

Dai calici nascono elici e volute, con nastro appena concavo e con margine esterno sottolineato da un piatto listello. I nastri terminano in una spirale a chiocciola, parzialmente a giorno nelle volute, e poggiante sopra le cime ripiegate delle foglie dei calici. Le due spirali contigue delle elici sono unite da un trattino di marmo di risulta. Le spirali delle volute sono accostate sotto lo spigolo dell'abaco, mediante una superficie appena concava.

Sopra la cima della foglia centrale della seconda corona il calicetto è sostituito da una piccola foglia acantizzante con cima ripiegata in fuori, sommariamente suddivisa in lobi tondeggianti strettamente accostati e con leggera solcatura centrale. La foglia occupa lo spazio libero tra le foglie interne del calice e preme le loro cime ripiegate. Lo stelo del fiore dell'abaco non è intagliato sullo sfondo, appena visibile.

Il fiore del'abaco presenta una corolla di quattro petali a foglia d'acanto. Il fiore è piuttosto sporgente e occupa il centro dei lati dell'abaco, coprendo anche il sottostante orlo e spingendosi inferiormente nello spazio libero tra le spirali delle elici.

L'abaco piuttosto sottile, presenta i lati incurvati, articolati, con un cavetto definito superiormente da un listellino e con un listello superiore, staccato per mezzo di un gradino. Gli spigoli, come di consueto, non sono ad angolo vivo, ma tagliati da un breve tratto obliquo.

Descrizione: blocco
'Il capitello presenta gli elementi costitutivi decorati su tre lati, mentre sul quarto le forme non sono intagliate nei particolari. Si trattava del lato non visibile, rivolto verso la parete della cella.
Note
RomaTApolloSosCapCor03.jpg
Un altro esemplare dello stesso ordine, ugualmente esposto nel cortile dell'Assessorato, mostra, nell'ambito della stessa lavorazione non particolarmente raffinata, dovuta forse alla collocazione al secondo ordine, delle piccole differenze nella resa e nel disegno dei particolari che sono tipici dell'epoca augustea (zone d'ombra più piccole nelle foglie d'acanto, concavità dei lobi accompagnata da una sottile linea incisa centrale nelle foglie della prima corona, baccellature dello stelo del caluicolo appiattite, foglietta in sostituzione del calicetto resa come foglia d'acqua, stelo per il fiore dell'abaco intagliato sullo sfondo).
Bibliografia W. D. HEILMEYER, Korintische Normalkapitelle. Studien zur Geschichte der römischen Architekturdekoration, (Römische Mitteilungen suppl. 16), 1970, 39 e 141, tav.51,1;
A. VISCOGLIOSI, Il tempio di Apollo in circo e la formazione del linguaggio architettonico augusteo, Roma 1996, p.89, figg.104-106.